Su un muraglione all’ingresso di Savona, noterete un avviso : “Savona, la città del Chinotto”.
Non so se avete mai avuto l’occasione di assaggiare questa bevanda dall’aroma fresco, ma piuttosto aspro: cercate di trovare un momento per farlo, vi stupirà questa sensazione; devo ammettere che non tutti concordano con la mia opinione: infatti la bibita ha una folta schiera di critici.
Tipica della cittadina è la “Farinata Bianca”, che si differenzia da quella ligure non essendo preparata con farina di ceci, ma con farina di grano; ciò le conferisce una colorazione più bianca ed una maggiore leggerezza e digeribilità; nelle vie del centro storico risiede uno storico locale, che le prepara entrambe, lasciando a voi la libertà di scelta.
Famosissima è la “Panissa”, preparata con gli stessi ingredienti della Farinata, senza l’olio di oliva; questa viene fritta successivamente in olio, a striscioline, creando le “Fette”, incredibilmente buone, ma piuttosto pesanti. Possono essere servite da sole, con salse, oppure, più spesso, all’interno di un panino di forma rotonda, senza sale, per fare risaltare maggiormente il gusto delle Fette.
Nei pranzi di Natale troverete sicuramente i “Maccheroni con la trippa”, con un tripudio di ingredienti quali salsiccia, trippa, cipolla, foglie di cardo e brodo di cappone: non leggeri, ma per qualche occasione si può chiudere un occhio.
La città ritene inoltre di avere dato i natali al “Raviolo”, creando un’accesa diatriba con alcuni paesi del Basso Piemonte. Sempre nel reparto della pasta, troviamo le famose “Trenette al pesto”, di origine genovese, senza però le patate lessate tagliate a pezzi, le quali asciugherebbero troppo il piatto, rovinando l’acceso sapore del pesto.
Savona riesce a coniugare i piatti di terra con quelli di mare: tra essi il “Polpo con patate”, le “Acciughe ripiene”, con o senza patate, ed i “Gianchetti”, pesce molto presente in quelle zone, serviti caldi con olio e limone, oppure fritti.
La provincia ha una famosa tradizione vinicola, specialmente di rossi, vigneti che crescono rigogliosi al sole e al clima secco; alcuni di questi hanno la denominazione “D.O.C.”