Per fare il vero pesto alla genovese occorre un mortaio di marmo e un pastello di legno ed è una preparazione molto lunga e curata. Pertanto, per vari motivi, il pesto ha subito delle piccole variazioni che mantengolo il gusto originale ma rendono la preparazione più semplice.
Ogni famiglia genovese ha la sua ricetta del pesto, tramandata dai genitori ai figli, oggi vi presento la mia variazione di pesto, molto basilare, un po’ più cremosa e meno grassa di quella originale.
Ingredienti
- 50 g di basilico
- 10 g di pinoli
- 20 g di parmigiano reggiano
- 200 g di philadelphia
- q.b di olio extravergine d’oliva
- 1 spicchio di aglio
Preparazione
Lavare il basilico sotto acqua fredda e non troppo forte ed asciugarlo con un canovaccio foglia per foglia.
Porre il basilico asciutto in un mixer o in una fondina alta e stretta (per cui verrà utilizzato il frullatore) ed aggiungere mezzo spicchio d’aglio pulito senza anima, i pinoli, la philadelphia, il parmigiano e frullare per qualche minuto, aggiungere successivamente l’olio extravergine d’oliva ed aggiustare di sale. Frullare ancora fino ad ottenere una crema omogenea.
Il pesto può essere utilizzato per condire la pasta, come condimento per una bruschetta, sulla pizza assieme allo stracchino oppure nei tipici genovesi testaroli. Nel caso in cui il pesto risultasse troppo duro per essere utilizzato come salsa aggiungere un cucchiaio alla volta l’acqua e mescolare, fermarsi una volta ottenuta la consistenza desiderata.
Per ottenere un ottimo pesto alla genovese, le foglie di basilico devono essere asciutte, e non dovrebbero essere stropicciate, ne conseguirebbe una colorazione più scura e l’aroma più amarognolo.
Conservazione
In caso di avanzo, coprire con un sottile strato d’olio extravergine d’oliva il pesto e chiudere il contenitore con la pellicola, riporlo in frigorifero per massimo 2-3 giorni. Il pesto può anche essere congelato in piccoli vasetti per poi scongelarlo nel frigorifero o a temperatura ambiente (non affianco a fonti di calore).