Il flan di latte è un dolce al cucchiaio che si distingue dal crème caramel e al latte alla portoghese per la consistenza ed il gusto estremamente delicato.
Il flan di latte richiede una lunga cottura a bagnomaria a fuoco lento in uno stampo per budino. Ottimo sia come merenda per i bambini che come dessert da servire a fine pasto.
Ingredienti
- 500 ml di latte intero
- 5 cucchiai di zucchero
- 5 uova
- 1 bacca di vaniglia
- 1 scorza di limone
- 30 ml di acqua
- 60 g di zucchero
Preparazione
Mettete il latte, la stecca di vaniglia e la scorza del limone in un pentolino e fate scaldare per qualche minuto, spegnete il fuoco appena il latte inizia a bollire. Togliete dal fuoco e lasciate raffreddare in modo che il latte prenda per bene gli aromi sia del limone che della vaniglia.
In una ciotola sbattete le cinque uova intere con i cinque cucchiai di zucchero fino ad ottenere una crema omogenea. Eliminate dal latte ormai freddo la buccia del limone e la stecca di vaniglia e unitelo alle uova sbattute con lo zucchero. Mescolate delicatamente.
Preparate il caramello. In un pentolino antiaderente fate scaldare a fuoco lento 60 grammi di zucchero con 30 ml di acqua, attendete che lo zucchero si inscurisca e togliete dal fuoco facendo attenzione che lo zucchero non si bruci perchè diventerebbe amaro.
Versate lo zucchero caramellato in uno stampo per budino e, aiutandovi con una spatola, distribuite lo zucchero caramellato su tutta la superficie dello stampo. Trasferite il latte con le uova nello stampo.
Riempite con acqua una pentola che possa contenere lo stampo e ponete al centro lo stampo, fate attenzione che l’acqua non arrivi oltre i 3/4 dello stampo. Coprite lo stampo con un coperchio e cuocete a bagnomaria a fuoco lento per circa un’ora e mezza.
A fine cottura fate raffreddare il flan di latte e toglietelo dalla pentola con l’acqua. Mettete lo stampo in frigorifero per qualche ora prima di girare il flan di latte su un piatto di portata.
Conservazione
Il flan di latte si conserva in frigorifero per due o tre giorni.
