I calamari al limone in padella sono un secondo piatto molto semplice e veloce da preparare, ideale per l’estate o per quando si ha bisogno di portare a tavola un piatto che si prepara in poco tempo, come ad esempio quando si hanno degli ospiti inattesi.
La preparazione è molto semplice e richiederà pochissimo tempo ma il risultato sarà davvero ottimo e si presterà benissimo anche per un buffet di antipasti, anche in situazioni più formali.
Vediamo, quindi, insieme come cucinare i calamari al limone in padella.
Ingredienti
- 300 g di calamari
- 1 spicchio di aglio
- 2 limoni
- q.b di olio extravergine d’oliva
- q.b di sale
- q.b di prezzemolo
Preparazione
Per preparare i calamari al limone in padella la prima cosa da fare sarà dedicarsi alla pulizia dei calamari, operazione che richiederà qualche minuto di tempo ma che sarà necessaria per avere un risultato davvero perfetto.
Come prima cosa dovete eliminare la testa e svuotare bene la sacca interna dei vostri calamari eliminando ogni residuo presente. Togliete, quindi, anche la pelle esterna e sciacquate sotto abbondante acqua fredda corrente fino a quando i vostri calamari saranno perfettamente puliti sia all’interno che all’esterno.
Adesso che i calamari sono pronti, all’interno di una padella capiente aggiungete dell’olio extravergine d’oliva e fate scaldare. Aggiungete, quindi, uno spicchio d’aglio lasciato intero così da poterlo rimuovere in un secondo momento e, quando questo inizierà ad appassire, anche i calamari, che avrebbe ridotto in anelli di un paio di centimetri di spessore.Fate rosolare per qualche minuto così che calamari inizino a cottura. Nel frattempo dedicatevi ai limoni.
Per questa preparazione sarà bene utilizzare dei limoni biologici dal momento che utilizzerete non soltanto il loro succo ma anche la scorza esterna. Con una grattugia eliminate la scorza, facendo attenzione però a non intaccare la parte bianca del limone, che ha un retrogusto amaro quindi non piacevole da ritrovare all’intero del piatto. Estraete anche il succo dei limoni e filtratelo con un colino a maglie strette così da eliminare ogni impurità presente.
Aggiungete il succo di limone ai calamari che stanno cuocendo nella padella e fate proseguire la cottura per qualche altro minuto. Fatto questo aggiungete anche la scorza di limone ed aggiustate di sale, in base ai vostri gusti. Fate restringere per qualche altro minuto il sughetto che si è venuto a creare e quando i calamari saranno pronti spegnete la fiamma.
Solo a questo punto potrebbe aggiungere anche il prezzemolo fresco, che avrete precedentemente lavato, asciugato e tritato finemente al coltello. Amalgamate per bene il tutto, fate intiepidire e poi servite vostri ospiti.
In alternativa potete servire dei calamari fritti oppure dei calamari ripieni, un altro piatto molto sfizioso e sempre molto apprezzato, anche nelle situazioni più formale delle danti.
Calamari al forno
Potete realizzare lo stesso piatto condendo i calamari, ormai ridotti in anelli, con un mix di olio, sale, aglio tritato e prezzemolo e mettere il tutto in forno preriscaldato a 180°C per circa 15 minuti.
Controllate sempre la cottura dei calamari perchè questa non deve essere protratta troppo a lungo per evitare che diventino gommosi e poco piacevoli da consumare.
Calamari in umido
Un’ottima preparazione consistere nel cuocere i vostri calamari in padella con del sugo di pomodoro e, se lo desiderate, delle patate. Le patate andranno sbollentate in acqua salata per una decina di minuti e poi aggiunte al calamaro in padella.
Aggiungete quindi anche il pomodoro e fate proseguire la cottura per qualche altro minuto. Otterrete un risultato davvero perfetto e molto particolare.
Conservazione
I calamari al limone si conservano per al massimo un paio di giorni chiusi all’interno di un contenitore ermetico se riposti in frigorifero. Prima di essere nuovamente serviti, però, andranno lasciati a temperatura ambiente per almeno mezz’ora così che tornino alla temperatura ideale per essere consumati. Se necessario potete aggiungere dell’altro succo di limone o dell’altro prezzemolo.