Castagnaccio morbido

Il castagnaccio morbido è un dolce dalle origini antiche. Una ricetta toscana ma diffusa anche in Liguria, Puglia e Piemonte

Difficoltà:
Preparazione:
Cottura:
Porzioni: 6 persone
Costo:
Castagnaccio morbido

Il castagnaccio morbido è un piatto tradizionale della cucina italiana soprattutto tipicamente toscano. Si tratta di un dolce morbido realizzato con farina di castagne a cui si uniscono poi altri frutta secca come pinoli, noci, uvetta e del rosmarino.Si tratta di un dolce ormai diffuso in tantissime regioni d’Italia, non soltanto in Toscana ma anche in Piemonte, Puglia e Liguria. Si tratta di un dolce dalle origini contadine che si tramanda di madre in figlia. Sulla ricetta originale ci sono diverse teorie.

Vediamo, quindi, insieme come preparare il castagnaccio morbido ed alcuni consigli utili per un risultato perfetto.

Ingredienti

  • 260 g di farina di castagne
  • 70 g di zucchero
  • 30 g di pinoli
  • 25 g di uvetta
  • 20 ml di olio extravergine d’oliva
  • 450 ml di acqua
  • q.b di rosmarino

Preparazione

Per iniziare la preparazione del castagnaccio morbido dovrete innanzitutto far tostare i pinoli in una padella ben calda. Nel frattempo mettete a rinvenire l’uvetta in abbondante acqua fredda per una decina di minuti.

Fatto questo iniziate a lavorare la farina di castagne all’interno della planetaria o all’interno di una ciotola insieme all’acqua, che deve essere a temperatura ambiente. Iniziate ad amalgamare il tutto fino a creare una pastella che non contenga più grumi. Qualora fossero ancora presenti dei grumi, quindi, continuate a lavorare per qualche altro minuto.

Fatto questo potrete aggiungere lo zucchero, l’olio ed il sale e continuare a lavorare il tutto. Dovrete ottenere un composto che non sia né troppo denso nè troppo liquido che somiglia alla classica pastella per fritti. Se dovesse essere necessario aggiungete dell’altra acqua. Il quantitativo di acqua, infatti, può variare in base alla tipologia di farina utilizzata.

A questo punto prendete i pinoli e ad aggiungeteli all’impasto e fate la stessa cosa anche con l’uvetta, dopo averla privata dell’acqua in cui l’avete tenuta a bagno. Tenete una manciata di uvetta e di pinoli per decorare la superficie del vostro castagnaccio.

Prendete quindi una teglia, ungetela con dell’olio extravergine d’oliva e disponete il composto che avete appena preparato. Sulla superficie decorate con i pinoli e l’uvetta che avete tenuto da parte e del rosmarino.

Il castagnaccio andrà quindi messo in forno preriscaldato a 180°C per circa 45 minuti. Una volta pronto e appena dorato in superficie potrete sfornare il castagnaccio e servirlo ai vostri ospiti a temperatura ambiente.

Castagnaccio con latte

Potete realizzare il castagnaccio sostituendo il latte all’acqua. Il risultato sarà un dolce ancora più corposo e particolare che saprà stupire i vostri ospiti.

Per un castagnaccio alto e morbido, inoltre, potete decidere di utilizzare uno stampo più piccolo e quindi avere un maggiore spessore. In questo caso, però, anche i tempi di preparazione potrebbero essere maggiori rispetto a quelli indicati. Controllate, quindi, sempre la cottura negli ultimi minuti indicati.

Qualora si formassero delle crepe in superficie non preoccupatevi perché sarà proprio l’effetto che dovrete ottenere e sarà il segno che il vostro castagnaccio inizia ad essere cotto.

Castagnaccio ligure

Come detto inizialmente le versioni di questo dolce sono davvero tantissime. Ad esempio, la versione ligure prevede l’aggiunta anche di finocchietto e di scorza di limone grattugiata da aggiungere al composto prima di mettere in forno.

Anche in questo caso dovrete lavorare tutti gli ingredienti fino ad ottenere una pastella ben fine e poi decorare la superficie con gli ingredienti utilizzati per arricchire il composto. Anche in questo caso vi renderete conto che il castagnaccio sarà pronto quando in superficie inizieranno a formarsi delle crepe.

Castagnaccio-ricetta-originale

Origini del Castagnaccio

Secondo le fonti il castagnaccio ha origini molto antiche. Le prime fonti che lo citano risalgono al 500. Soltanto nell’800, però, questo piatto ha iniziato a diffondersi nella zona più settentrionale del nostro paese ed in particolare in Toscana. Inizialmente, però, il castagnaccio veniva realizzato senza aggiunta dell’uvetta, di pinoli, del rosmarino e delle noci, ingredienti che invece vengono aggiunti soltanto in un secondo momento.

Come capita spesso per i piatti tradizionali, che si tramandano nel corso dei secoli, sono tante le diatribe in corso per stabilire quale sia in realtà la ricetta originale a cui far riferimento. La ricetta del vero castagnaccio toscano, infatti, sembrerebbe più affidata al caso ed alla preparazione sapiente delle donne che conoscono questa ricetta perché tramandata dalle loro nonne.

Con o senza zucchero?

Secondo alcune fonti in realtà il castagnaccio iniziò ad essere dolcificato con lo zucchero soltanto dell’800 in poi. Prima, invece, al posto dello zucchero si utilizzava il miele. La questione della dolcificazione di questo piatto, però, scatena da sempre diversi dibattiti.

Secondo alcuni, infatti, la farina di castagne, già dolce per natura, non avrebbe bisogno di ulteriori zuccheri per dar vita ad un dolce perfettamente bilanciato.

Conservazione

Il castagnaccio morbido si conserva per al massimo 3 giorni sotto una campana di vetro o all’interno di un contenitore ermetico.

I consigli di Fidelity Cucina

Dosate la quantità di frutta secca e di rosmarino in base al sapore e al profumo piò o meno intenso che volete dare al vostro dolce. Anche sulla quantità di zucchero potete giostrarvi in base al risultato finale che volete ottenere. La frutta secca e gli aromi che potete utilizzare per questa preparazione sono davvero molti.

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