La Capirotada, una ricetta messicana “povera” ma ricca di profumi

La Capirotada è un dolce tradizionale messicano, ricco di sapori e storia, spesso preparato durante la Quaresima.

Difficoltà:
Preparazione:
Cottura:
Porzioni: 6 persone
Costo:
La Capirotada, una ricetta messicana “povera” ma ricca di profumi

 La sua combinazione unica di ingredienti dolci e salati rappresenta simbolicamente la Passione di Cristo. Appare ricco e stratificato, con una consistenza che alterna morbidezza e croccantezza. La cannella e i chiodi di garofano lo rendono un dolce profumato e aromatico, mentre il contrasto tra dolce e salato vi stupirà.

La Capirotada è  una ricetta perfetta da servire tiepida come dessert o merenda in compagnia e stupire i vostri ospiti con un elegante riutilizzo di ingredienti semplici e genuini.

Ingredienti

  • 350 g di pane raffermo
  • 400 ml di acqua
  • 150 g di zucchero di canna
  • 1 stecche di cannella
  • 2 chiodi di garofano
  • 100 g di uvetta
  • 50 g di noci
  • 50 g di mandorle
  • 50 g di cocco rapé
  • 100 g di philadelphia
  • q.b di burro

Preparazione

Per cominciare, tagliate il pane (preferibilmente stile filoncino o baguette, ma potete optare per quello che vi è avanzato) a fette spesse e tostatelo in forno finché non diventa dorato e croccante. Nel frattempo, preparate uno sciroppo dolce: in una casseruola unite acqua, zucchero di canna, una stecca di cannella e chiodi di garofano. Portate a ebollizione e lasciate cuocere fino a ottenere uno sciroppo profumato e denso, quindi mettete da parte coperto con pellicola, per evitare la dispersione degli aromi.

In una teglia leggermente imburrata, disponete uno strato di pane tostato, poi cospargete con uvetta, mandorle, noci, formaggio  (tradizionalmente queso fresco, ma va bene uno spalmabile tipo Philadelphia o anche ricotta) e cocco grattugiato. Ripetete il procedimento a strati fino a esaurire gli ingredienti. Intanto filtrate lo sciroppo con un colino per evitare che i chiodi di garofano restino nel dolce e versatelo sopra ancora caldo, assicurandovi che penetri bene tra tutti gli strati.

Fare riposare 10 minuti, quindi coprite la teglia con carta alluminio e infornate a 180°C per circa 30 minuti. Negli ultimi 10 minuti, togliete la copertura per far caramellare la superficie e ritirare eventuali parti liquide fuoriuscite dalla cottura. Una volta sfornata, lasciate riposare la Capirotada per qualche minuto prima di servirla a tranci o cubotti.

 Conservazione 

Questa torta si conserva molti giorni quindi dopo 48 ore tenetela pure in frigorifero e scaldatela al momento di consumarla, magari con un po’ di miele caldo colato sopra.

I consigli di Annalisa

Potete aggiungere altre spezie come zenzero in polvere o la radice nello sciroppo, scorza di arancia e all'interno frutta candita come arance e cedri.

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