Dolceriso del Moro

Vigevano è una bella cittadina, ma come ogni centro urbano oggi piagata dai malesseri del nostro tempo ma ancora fiera delle antiche origini

Difficoltà:
Preparazione:
Cottura:
Porzioni: 4 persone
Costo:
Dolceriso del Moro

Vigevano è una bella cittadina, ma come ogni centro urbano oggi piagata dai malesseri del nostro tempo ma ancora fiera delle antiche origini, sorta ai margini della valle del Ticino, conobbe il massimo splendore all’epoca del dominio di due importanti casate: gli Sforza e i Visconti. Le “Signorie” hanno lasciato tracce e testimonianze ricche di fascino e storia; passeggiando per il centro cittadino si può ammirare il Duomo, la bella piazza Ducale, Palazzo Saporiti, Palazzo Crespi che attualmente ospita la Biblioteca Civica, il Castello Sforzesco, dove risiede il Museo Internazionale della calzatura.

Vigevano nel corso dei secoli ha seguito un’evoluzione che l’ha trasformata in centro industriale, sede di fabbriche e aziende, quasi tutte legate al mercato calzaturiero. Ma questa antica cittadina lombarda, situata nel cuore della Lomellina è famosa anche per la sua cucina e i suoi sapori tipici che hanno radici medievali: vere delizie gastronomiche tra cui spiccano insaccati d’oca, formaggi e i piatti originali a base di riso. Famoso il “Dolceriso del Moro” che la leggenda vuole ideato da Beatrice d’Este, moglie di Ludovico Maria Sforza, detto “il Moro” nel 1491, appositamente per fare omaggio al marito. Una città che può offrire ancora molto se si ha la pazienza di cercare nel suo cuore antico le meraviglie nascoste dal progresso.

Ingredienti per la pasta frolla

  • 400 g di farina 00
  • 200 g burro
  • 200 g zucchero
  • 2 uova

Per il ripieno

  • 200 g di riso
  • 900 ml di latte
  • 30 g pinoli
  • 2 tuorli
  • 90 g di mandorle
  • q.b. di cedro candito
  • mandorle a lamine
  • qualche goccia di acqua di rose

Preparazione

Come prima cosa dovete portate ad ebollizione il latte insieme a della vaniglia o della vanillina ed aggiungete anche una scorza di limone; aggiungete  quindi il riso e cuocetelo per 20 minuti, aggiungendovi anche lo zucchero ed il burro.

Eliminate il limone e la bacca di vaniglia e fate raffreddare mescolando spesso. Aggiungete al composto i tuorli d’uovo, i pinoli, le mandorle, il cedro candito ed infine l’acqua di rose.

Adesso, prendete uno stampo e metteteci la pasta frolla realizzata con gli ingredienti indicati che andranno lavorati tutti insieme e ridotti in una palla compatta, versateci la “pastella di riso” e mettete quindi in forno fino a che la pasta frolla non avrà un colore dorato.

Prima di servire il dolceriso del Moro, cospargete con mandorle e zucchero a velo e decorate con lo stemma originale: l’impresa araldica dello “scovino”.

Conservazione

Il dolceriso del Moro va consumato entro un paio di giorni.

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