Il sushi è un piatto tradizionale della cucina giapponese, che consiste in una portata a base di riso e altri ingredienti come pesce crudo o cotto, alghe nori, uova (di pesce o di gallina) o avocado. Il ripieno può essere servito crudo oppure cotto, appoggiato sopra il riso oppure posizionato all’interno e avvolto da una striscia di alga nori. Generalmente il sushi viene accompagnato da salsa di soia, wasabi e da zenzero sott’aceto (che si consuma a fine pasto). Esistono diversi modi di preparazione del sushi e può essere servito sotto forme differenti: Hosomaki, Futomaki, Nigiri, Gunkan, Temaki e Uramaki (noti anche come California Rolls).
Negli ultimi anni la cucina giapponese si è molto diffusa in tutto il mondo e sempre più persone apprezzano e consumano quotidianamente il sushi.
In questa ricetta verrà spiegato passo dopo passo come realizzare gli Uramaki con surimi, avocado e cetriolo (la classica ricetta giapponese che, però, può essere preparata anche con ingredienti differenti). Vediamo insieme come si preparano.
Ingredienti
- 500 g di riso (originario)
- 600 ml di acqua
- 150 ml di aceto di riso
- 60 g di zucchero
- 5 g di sale
- 300 g di surimi
- 2 avocadi
- 1 cetriolo
- 4 fogli di alga nori
- q.b di sesamo nero
- q.b di sesamo
Come fare il sushi uramaki
Realizzare il sushi è abbastanza divertente e creativo; è comunque necessario seguire tutti i vari passaggi, per ottenere degli ottimi Uramaki come quelli del Sushi Bar. Per iniziare, sarà necessario cuocere il riso. La tipologia che viene utilizzata per la realizzazione del sushi è il riso Originario, poichè i suoi chicchi sono piccoli, tondi e si prestano perfettamente per questo tipo di cottura.
Mettete 500 g di riso Originario in un contenitore e sciacquatelo con abbondante acqua fredda, ripetendo l’operazione per circa 8-10 volte (l’acqua dovrà risultare limpida). Dopo aver sciacquato con cura il riso, mettetelo a bagno con abbondante acqua fresca per circa 15 minuti; trascorso questo tempo, scolatelo per bene e lasciatelo riposare per altri 15 minuti. A questo punto potrete procedere con la cottura del riso.
Prendete una pentola di medie dimensioni (preferibilmente larga) e all’interno mettetevi il riso ormai asciutto. Ricopritelo con 600 ml di acqua fredda (il riso verrà ricoperto lievemente d’acqua ed è la quantità giusta necessaria per la cottura, non aggiungete altra acqua) e copritelo con un coperchio. Posizionate la pentola su un fornello a fiamma vivace e portate a bollore il riso, senza mai alzare il coperchio.
Quando sentirete che l’acqua ha raggiunto il bollore, lasciate cuocere per 5 minuti a fiamma vivace, dopo di che abbassate la fiamma al minimo e continuate la cottura per altri 8-10 minuti. E’ molto importante tenere sotto controllo il tempo, quindi è consigliabile azionare un timer. Trascorsi 8-10 minuti, spegnete il fuoco e lasciate riposare il riso per altri 10 minuti (ricordatevi di non togliere il coperchio).
Nel frattempo preparate il condimento per il riso: in un pentolino mettete l’aceto di riso, lo zucchero e il sale. Posizionate sul fuoco il pentolino a fiamma molto bassa e scaldate appena l’aceto di riso, in modo da far sciogliere lo zucchero e il sale. Mescolate continuamente per qualche minuto e non portate al bollore l’aceto. Togliete, infine, il pentolino dal fuoco e lasciatelo intiepidire.
Trascorsi i 10 minuti di riposo del riso, trasferitelo in un ampio contenitore (in ceramica o vetro) oppure utilizzate l’Hangiri, che è l’apposito contenitore in legno (indicato per la preparazione del sushi). Versate sopra il riso il condimento a base di aceto, mescolando continuamente e amalgamate il riso per bene. Fate raffreddare il riso per bene: in questo modo i chicchi diventeranno lucidi e ben distaccati fra loro.
Quando il riso sarà ormai freddo, potete procedere con la preparazione degli Uramaki. Ricoprite la stuoia per sushi con della pellicola trasparente per alimenti; posizionatevi sopra mezzo foglio di alga nori e, con le mani bagnate, prelevate una parte di riso e distribuitela in maniera omogenea sullo strato di alga.
Decorate con semi di sesamo nero e bianco, quindi capovolgete l’alga dal lato opposto e al centro spalmatevi un leggero strato di Wasabi in crema, posizionatevi sopra una striscia di surimi, delle fettine di avocado e/o delle fettine di cetriolo (potrete anche alternare gli ortaggi).
Partendo dal basso, arrotolate l’alga utilizzando la stuoia in legno, in modo da formare un cilindro di riso. Con una leggera pressione, assicuratevi di ottenere un cilindro compatto. Bagnate la punta di un coltello affilato e tagliate a metà il riso, poi dividete ciascuna metà in 4 parti, per ottenere 8 Uramaki.
Ripetete l’operazione fino ad esaurimento degli ingredienti e man mano posizionate gli Uramaki su un vassoio.
Tipi di Uramaki
Fra i vari tipi di sushi esistenti, gli Uramaki sono sicuramente la tipologia più richiesta in quanto più scenografica. A differenza degli altri tipi di sushi, infatti, gli Uramaki presentano l’alga nori al loro interno, in modo da contenere il ripieno. Il riso, invece, si trova esternamente e il più delle volte viene decorato con semi di sesamo neri o chiari.
Questa tipologia di sushi viene inoltre chiamata “California Rolls”, poichè è stata inventata da uno chef giapponese agli inizi degli anni ’70 proprio in California. Gli Uramaki vengono preparati non soltanto con il pesce crudo ma anche con surimi e avocado, al fine di proporlo anche a chi non è amante del pesce crudo. E’, quindi, possibile farcire gli Uramaki con svariati ingredienti: per esempio con il salmone fresco, con pesce spada oppure tonno; se invece preferite degli ingredienti cotti, è possibile utilizzare il surimi abbinato a tofu oppure formaggio. Per una versione vegana sarà possibile utilizzare avocado, cetriolo oppure carote.
Uramaki Philadelphia e tonno
Una variante molto gettonata è sicuramente quella dei California Rolls farciti con formaggio spalmabile Philadelphia e con il tonno sott’olio ben sgocciolato. Preparare gli uramaki philadelphia e tonno è davvero molto semplice: seguendo la classica ricetta degli Uramaki classici, basterà mettere nella parte centrale dell’alga nori una striscia di Philadelphia (è consigliabile utilizzare una sac-à-poche, per ottenere maggiore precisione) e sopra posizionare una parte di tonno sott’olio ben sgocciolato. Richiudete l’uramaki partendo dal basso, utilizzando la stuoietta per sushi e, dopo aver tagliato ciascun pezzo, decorate con dei ciuffetti di Philadelphia.
Uramaki con tempura di gamberi
Questa variante di sushi è perfetta per chi non ama il pesce crudo, inoltre è un tripudio di sapori (grazie alla croccantezza della tempura, alla freschezza del Philadelphia e al gusto intenso della salsa Teriyaki). Preparare gli uramaki con tempura di gamberi richiederà un po’ più di tempo, rispetto ai classici Uramaki ma saranno ancor più deliziosi e invitanti.
Sgusciate i gamberoni lasciando integra la codina e passateli dapprima nell’uovo sbattuto e successivamente nel panko (una tipologia di pangrattato giapponese). E’ consigliabile infilzarli in uno spiedino di legno, in modo da restare dritti anche dopo la cottura. Friggete i gamberoni in abbondante olio ben caldo, scolateli su carta assorbente e non appena saranno quasi freddi posizionateli al centro dell’alga nori e completate con una striscia di Philadelphia. Arrotolate sempre utilizzando la stuoia in bambù, quindi tagliate gli uramaki in 8 pezzi. Prima di servirli, irrorateli a piacere con la salsa Teriyaki.
Conservazione degli uramaki california
Quando saranno tutti pronti, potrete consumarli subito oppure conservarli a temperatura ambiente per al massimo 1-2 ore.