Zuppa gallurese vegetariana con pane carasau

Detta anche lasagne sarde, questa zuppa gallurese vegetariana con pane carasau sarà una vera scoperta. Una ricetta tradizionale della Sardegna che nasce come idea per utilizzare il pane raffermo. Scopriamo come preparare questo piatto della tradizione

Difficoltà:
Preparazione:
Cottura:
Porzioni: 4 persone
Costo:
Zuppa gallurese vegetariana con pane carasau

Le zuppe spesso sono dei piatti poveri realizzati con ingredienti semplici. Hanno origini contadine e di conseguenza sono facili da preparare e quindi alla portata davvero di tutti anche per il costo esiguo degli ingredienti utilizzati. La zuppa gallurese è un piatto sardo, che nasce come piatto di riciclo realizzato con del pane raffermo. In questo caso, però, questo ingrediente di base viene sostituito dal pane carasau, che rende questo piatto ancora più particolare.

Una variante insomma delle lasagne con pane carasau ancora più semplice ma che soprattutto attinge alla tradizione della Sardegna. Si tratta di una preparazione che anticamente veniva preparata anche in occasione abbastanza importanti, addirittura anche per pranzi nuziali nella zona della Gallura. La preparazione di questa zuppa è molto semplice ed il risultato finale saprà stupirvi. Vediamo, quindi, come preparare questo piatto e la storia della ricetta originale.

Ingredienti

  • 500 g di pane carasau
  • 1 l di brodo vegetale
  • q.b di pepe
  • 400 g di formaggio grattugiato senza caglio animale

Come preparare la zuppa gallurese

Per preparare la zuppa gallurese vegetariana con pane carasau la prima cosa da fare sarà dedicarsi alla preparazione del brodo vegetale. Per un buon risultato fatto in casa è bene preparare questo ingrediente con le vostre mani, utilizzando verdure fresche. Ovviamente, però, potete realizzare il brodo vegetale come più preferite, arricchendolo con le spezie e gli odori che gradite maggiormente.

Come detto inizialmente, questo piatto veniva solitamente realizzato con il pane raffermo, che doveva quindi essere ridotto in piccoli cubetti o fette prima di poterlo utilizzare. In questo caso, però, questo ingrediente viene sostituito dalla presenza delle pane carasau.

All’interno di una pirofila adagiate un primo strato di pane, aggiungete il formaggio a create uno strato. Versate un po’ di brodo e fate in modo che il pane inizi ad inzupparsi. Aggiungete un altro strato di pane e dell’altro formaggio e procedete sempre nel medesimo modo, aggiungendo brodo quanto basta per far ammorbidire il pane. Terminate con uno strato di pane, qualche cucchiaiata di brodo ed un’abbondante strato di formaggio.

Per una versione vegetariana scegliete del formaggio stagionato realizzato senza caglio animale, in maniera tale da rispettare la scelta alimentare dei vostri ospiti. Il piatto così ottenuto andrà messi in forno a 170°C per circa un’ora. Utilizzate negli ultimi minuti di cottura la funzione grill così che sulla superficie si formi una gratinatura croccante e molto golosa che saprà conquistare anche i palati più esigenti. La vostra zuppa è quindi pronta per essere servita ben calda ai vostri ospiti.

Zuppa gallurese con pane raffermo

Come detto precedentemente questo piatto originariamente veniva realizzato con del pane raffermo perché costituiva una vera e propria idea per riciclare il pane avanzato. Il padre ridotto in cubetti o in fette veniva ammorbidito con il brodo vegetale. Dovrete quindi procedere sempre con la realizzazione degli strati aggiungendo dapprima le fette di pane e successivamente bagnandole con il brodo vegetale.

Se non state preparando una versione vegetariana di questo piatto potete anche sostituire il brodo vegetale con del brodo di carne.

Zuppa gallurese con finocchietto

Per arricchire ancora di più il sapore della vostra zuppa potete aggiungere anche del fiocchetto selvatico alla preparazione. Questo dovrà essere lavato accuratamente e tamponato con un foglio di carta assorbente e poi aggiunto in piccoli ciuffetti ad ogni strato. In questo modo la vostra zuppa avrà un sapore ma anche un profumo ancora più particolare ed intenso che lo renderà davvero straordinario.

Storia della zuppa gallurese

In Sardegna questo piatto viene chiamato “suppa cuata“, che significa zuppa nascosta. Secondo alcuni l’origine di questo nome si riferisce al fatto che in realtà questo piatto era costituito da pezzetti di carne del brodo che rimanevano sul fondo del piatto.

Secondo altri, invece, si riferisce all’abitudine di far riposare questa zuppa avvolta in una coperta prima di portarla a tavola. In questo modo, infatti, veniva di fatto nascosta ai commensali più affamati e veniva portata a tavola soltanto nel momento in cui doveva essere consumata.

Come abbiamo detto precedentemente la ricetta originale prevede l’uso del pane raffermo inumidito con il brodo di carne o con il brodo di verdure. In questo caso abbiamo utilizzato del formaggio grattugiato senza caglio animale, ma solitamente la ricetta più antica prevede l’uso di formaggi come il pecorino.

Si possono, inoltre, aggiungere anche spezie ed erbe aromatiche in base ai vostri gusti per realizzare la lasagna sarda che più preferite. Tra le varianti più diffuse c’è quella con il pane carasau, come quella che più appena visto, o quella con la spianata.

Come conservare la zuppa gallurese

Questa particolare zuppa va consumata entro al massimo un giorno per poterla apprezzare al meglio. Qualora si fosse già freddata andrà scaldata ripassandola in forno per qualche minuto così che il formaggio si fonda nuovamente.

I consigli di Fidelity Cucina

Le varianti possibili di questo piatto sono davvero tantissime. Potete, infatti, utilizzare varie tipologie di formaggio e di pane a seconda dei vostri gusti oppure aromatizzare il brodo utilizzato per ammorbidire il pane con le spezie che più gradite. Saranno ottime esempio della cannella o della noce moscata oppure potete aggiungere tante verdure diverse per la preparazione del brodo.

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