Frappe abruzzesi di Carnevale

Delicate e fragranti, sono quasi sempre molto sottili e croccanti, fritte in olio o ancora meglio nello strutto, e simboleggiano le feste tradizionali facendo la gioia a tavola di grandi e piccini.

Difficoltà:
Preparazione:
Cottura:
Porzioni: 8 persone
Costo:
Frappe abruzzesi di Carnevale

Crostoli, bugie, lattughe… i nomi sono tanti e le ricette si differenziano di poco, ma in Abruzzo si chiamano frappe, o anche chiacchiere, ma restano un must dei dolci tipici del Carnevale.

Al naturale con una spolverata di zucchero a velo o con del miele colato sopra, sono un must che non può mancare mai sulle tavole degli Abruzzesi.

Ingredienti

  • 1 kg di farina 00
  • 150 g di zucchero
  • 2 uova
  • 3 tuorli
  • 100 ml di spumante
  • 100 ml di olio extravergine d’oliva
  • 100 g di strutto
  • q.b di scorza di limone
  • 1 cucchiaino di lievito vanigliato

Preparazione

Prima di tutto, setacciate bene la farina e il lievito, fate una fontana su una spianatoia di legno o lavorate direttamente in una planetaria munita di foglia. In ogni caso, è importante poi maneggiare a mano l’impasto per capire se la consistenza raggiunta è quella perfetta. Aggiungete il pizzico di sale e sbattete leggermente in una ciotola a parte uova e tuorli con lo zucchero. Quindi unitele alla farina insieme allo spumante e la scorza di limone e iniziate ad impastare bene.

Aggiungete l’olio di oliva un po’ alla volta e lavorate bene l’impasto a mano, quindi se avete usato una impastatrice, è questo il momento di sporcarsi le mani, lavorandolo per una decina di minuti. Deve essere una massa liscia e compatta ma lavorabile e che non appiccica; se, al contrario, fosse troppo dura, aggiustate con un po’ di spumante o vino bianco per renderla più morbida. Coprite bene con un canovaccio e fate riposare una mezz’ora.

Prendete ora la macchinetta per stendere la pasta: dividete l’impasto in varie parti e iniziate a stenderlo partendo dallo spessore più alto, ripiegando almeno due volte la striscia, così la pasta sarà elastica e non si romperà man mano che diminuite lo spessore. Stendete le strisce fino ad arrivare alla trafila da 3 mm. (se le volete ancora più sottili arrivate a 2 mm) e ripetete questa operazione per tutto il resto dell’impasto. Una volta sistemate tutte le strisce, ritagliate tanti rettangoli con una rotella smerlata, di circa 5 cm per 10 cm.

Preparate una padella ampia e dai bordi alti o, meglio, una casseruola dal fondo spesso e abbastanza larga, scioglietevi lo strutto (o se volete, olio di semi di arachide) e iniziate a friggere le frappe (non più di 4-5 per volta) e man mano che sono dorate mettetele ad asciugare su carta paglia o da frittura. Una volta fritte tutte, fatele raffreddare prima di mettere zucchero a velo oppure cospargetele con del miele per renderle più dolci e golose.

Conservazione

Conservate le vostre frappe in una ciotola non di plastica ma di ceramica o porcellana, con un foglio di carta paglia alla base, non sigillate ma coperte con un canovaccio pulito. Resteranno buone e friabili per vari giorni.

I consigli di Annalisa

Potete sostituire lo spumante con la grappa o del vino bianco, meglio se frizzantino perché farà formare le bolle nelle frappe e le renderà areate e fragranti, leggere come nuvole. Prima di friggerle, potete inciderle per lungo al centro, come da tradizione.

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