A chi non piacciono i muffin al cocco? Per colazione, per merenda, per una pausa dolce dal lavoro quotidano, sono tra i dolci più amati dagli italiani. Anche perché si preparano i cinque minuti, non presentano grandi difficoltà e sono personalizzabili in un milione di modi diversi.
I muffin al cocco e pinoli hanno tutta la dolcezza del cocco, unita al sapore leggermente tostato dei semi di papavero e arricchita da una buona dose di pinoli. Senza burro e con poco zucchero, sono perfetti anche per i bambini.
Vediamo insieme come procedere passo dopo passo.
Ingredienti
- 100 g di farina 00
- 50 g di cocco rapé
- 1 uovo
- 40 g di zucchero
- 40 ml di olio di semi
- 90 ml di latte intero
- 2 cucchiai di pinoli
- 1 cucchiaino di semi di papavero
- 1 pizzico di sale
- 2 cucchiaini di lievito vanigliato
Preparazione
Setacciate la farina e il lievito in una ciotola capiente. Unitevi poi gli altri ingredienti secchi: il cocco rapè, i semi di papavero, i pinoli, lo zucchero e il sale. Lasciate da parte una cucchiaiata di pinoli per la decorazione finale. Miscelate gli ingredienti e tenete da parte.
In una terrina pulita, sbattete leggermente l’uovo con una forchetta, unite l’olio e il latte e sbattete ancora per qualche istante.
Versate gli ingredienti liquidi nella ciotola con quelli secchi e mescolate con un cucchiaio di legno per pochissime volte, massimo dieci, non importa se il tutto non vi sembra perfettamente amalgamato. Il trucco per far venire dei muffin soffici e ben lievitati è proprio questo: non mescolare troppo l’impasto.
Riempite per 3/4 dei pirottini di carta, inseriti in stampi per muffin, distribuite in superficie i pinoli rimasti e infornate a 190°C (forno statico). Dopo un paio di minuti, abbassate la temperatura a 180°C e proseguite la cottura per altri 12-14 minuti. Non cuocete troppo i vostri muffin, altrimenti si induriranno.
Sfornate i muffin e aspettate almeno mezz’ora prima di consumarli.
Conservazione
Questi muffin si conservano per almeno 3 giorni fuori dal frigo, meglio se in un contenitore ermetico, per evitare che si secchino troppo.