In alcuni luoghi è facile trovare gli Sgaiozzi come colazione o nelle pasticcerie tipiche, alla stregua di una graffa napoletana, o dei più noti krapfen zuccherati.
Con l’aggiunta dell’uvetta al rum, si distinguono per l’aroma spesso arricchito da liquori e per il profumo della scorza fresca di arancia, diventando conosciute un po’ anche nel resto d’Italia.
Ingredienti
- 300 g di farina 0
- 150 g di farina di mais
- 90 ml di olio extravergine d’oliva
- 100 g di zucchero
- q.b di acqua
- q.b di olio di semi di arachidi
- 500 g di patate
- q.b di uvetta
- q.b di rum
Preparazione
Per prima cosa, dovete lessare le patate e passarle ad uno schiacciapatate. Mettete l’uvetta in ammollo nel rum con un cucchiaio di acqua e fate reidratare. Poi bollite un po’ di acqua in un pentolino e versateci sopra la farina di mais, fino ad ottenere un impasto granuloso ma asciutto.
Quindi unite in due volte le patate schiacciate, poi lo zucchero semolato e in un secondo tempo l’olio a filo. Sciogliete il lievito di birra in un goccino di acqua e versatelo nella planetaria.
Impastate a bassa velocità per alcuni minuti, aggiungendo in ultimo la farina 0 e un pizzico di sale. Strizzate l’uvetta del liquido in eccesso e asciugatela con carta da cucina, quindi versatela nella ciotola con l’impasto e fate amalgamare qualche secondo.
Quando avrete ottenuto un impasto liscio, lucido e un po’ appiccicoso, trasferitelo in una ciotola di vetro o plastica, coprite con pellicola e lasciate lievitare almeno 2 ore, o comunque fino al raddoppio di volume.
Trascorso il tempo di lievitazione, preparate una padella dai bordi alti e scaldate l’olio di semi. Potete lasciar cadere l’impasto degli Sgaiuzzi con due cucchiai o con le mani, aiutandovi con acqua con cui bagnerete le dita. Friggete girando continuamente da ogni lato e fate asciugare su carta assorbente. Passateli allo zucchero semolato ancora caldi o allo zucchero a velo quando saranno tiepidi.