I taralli lucani con finocchietto sono perfetti da mangiare come stuzzichino. Sono degli anellini di pasta friabile e possono essere utilizzati come antipasto o come sostituti del pane. La ricetta tradizionale prevede l’uso del finocchietto.
La forma che principalmente si adotta è quella “a otto“, ovvero un tarallo di grandi dimensioni, lungo una decina di centimetri, che ricorda la forma di un 8 appunto e vagamente quella di un bretzel. Vediamo quindi insieme come procedere nella preparazione di questa ricetta.
Ingredienti
- 1000 g di farina 00
- 250 ml di olio extravergine d’oliva
- 20 g di sale
- 1 cucchiaino di finocchietto selvatico
- 400 ml di acqua
Preparazione
Su una spianatoia versate a fontana la farina e nel centro il sale, il finocchietto, l’olio e mescolate con una forchetta.
In alternativa, è possibile usare metà farina 00 e metà farina di semola di grano duro rimacinata. A filo aggiungete l’ acqua.
Nella ricetta vengono indicati 400 ml di acqua ma a volte può capitare che sia necessario utilizzarne un po’ meno o di più. Impastate il tutto e mettete a riposare per mezz’ora al caldo.
Prendete il panetto e dividetelo in tanti pezzetti, allungateli formando dei filoncini e conferirgli la forma a otto (si possono fare anche i classici tarallini o a goccia).
Prendete una pentola abbastanza grande e riempitela d’acqua. Quando l’ acqua bolle versate uno alla volta i taralli, appena salgono in superficie scolateli e disponeteli su una placca di forno, continuate così fino a quando i taralli non si esauriscono.
Mettete i taralli su una spianatoia coperta da un canovaccio umido. Una volta lessati infornate i taralli a 200°C e fateli cuocere fino a che non diventano ben dorati.
Sfornate e lasciate raffreddare completamente prima di consumare.
Conservazione
I taralli si possono conservare per qualche giorno in luogo fresco e asciutto avvolti in un canovaccio.